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Comunicato stampa – 15 settembre 2023

COMUNICATO STAMPA RETE DEI SANTUARI DI ANIMALI LIBERI IN ITALIA

Peste suina nel rifugio Cuori liberi di Sairano (Pv): prosegue il presidio spontaneo in difesa dei maiali condannati a morte dall’Azienda sanitaria locale

Da nove giorni attivisti e attiviste da tutta Italia stanno accorrendo sul posto

A oggi sono ancora vivi 17 dei 38 maiali ospitati nel santuario

Sara d’Angelo: «Nel rifugio di Sairano stanno emergendo aspetti ancora poco noti di questa malattia: la maialina Mercoledì, dopo aver attraversato la fase acuta, ora sta bene e guardiamo a lei con grande attenzione e speranza”

In Parlamento un’interrogazione chiede lo stop all’abbattimento dei suini rifugiati

Da nove giorni attivisti e attiviste da tutta Italia stanno accorrendo a Sairano, nel comune di Zinasco (Pavia), per partecipare a un presidio spontaneo in difesa dei maiali del rifugio “Cuori liberi”, dove la peste suina africana (Psa) è riuscita a entrare uccidendo 21 dei 38 suini ospiti del santuario, animali salvati dal macello.

Appena avuta la diagnosi è arrivata la condanna a morte di tutti i maiali, malati o sani, da parte dell’autorità sanitaria. Da quel momento centinaia di attivisti si sono mobilitati, una resistenza che, a oggi, ha garantito agli animali dieci giorni di vita in più.

“La presenza fissa sempre più partecipata al presidio è la conferma di una volontà collettiva d’impedire il massacro – commenta Sara d’Angelo, coordinatrice della Rete dei Santuari di animali liberi in Italia – . A questi animali, quando sono stati salvati dal mattatoio, è stata fatta la promessa di una vita libera e felice, che sarebbero stati protetti e tutelati. Non possiamo mancare alla parola data e per questo l’invito è a raggiungere il presidio in loro difesa La nostra lotta proseguirà fino a quando saranno tutti al sicuro”.

“I rifugi non sono allevamenti e rifuggono dalle logiche della zootecnia – prosegue Sara d’Angelo – . L’attuale emergenza sanitaria supera tutte le tutele che pure sono previste per gli animali dei rifugi, ma la peste suina africana non è una zoonosi, non si trasmette all’uomo, e l’abbattimento degli animali sani nel rifugio è volto solo a salvaguardare gli interessi economici degli allevamenti”.

I responsabili del rifugio “Cuori liberi” chiedono alle istituzioni che questi suini possano rimanere, in vita, isolati all’interno del rifugio, con tutte le protezioni e le misure necessarie per evitare la diffusione dell’epidemia.

Proprio nel rifugio di Sairano stanno emergendo aspetti ancora poco noti di questa malattia. “Guardiamo ad esempio alla maialina Mercoledì con grande attenzione e speranza – prosegue Sara d’Angelo: dopo aver attraversato la fase acuta ora sta bene. Alla luce di questa esperienza vogliamo che i rifugi diventino punti di osservazione della malattia, dove poter studiare in sicurezza gli individui che escono indenni dalla peste suina africana o che non la prendono affatto”.

Intanto il deputato Devis Dori di Alleanza Verdi e Sinistra ha depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere ai Ministri dell’agricoltura e dell’ambiente di farsi parte attiva nel trovare una soluzione per scongiurare l’abbattimento dei suini del Rifugio.

Informazioni sulla protesta, sulle modalità per parteciparvi e per sostenerla sono pubblicate sulle pagine social del rifugio Cuori liberi e della Rete dei santuari.
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Rete dei Santuari di animali liberi
Sara d’Angelo
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