Gli obiettivi
Perché formare una rete?
Come ogni altro movimento, se si uniscono le forze, si è più efficaci e più facilmente si riesce a raggiungere obiettivi importanti comuni. Ecco quelli prefissati ad oggi.
LA VISIBILITÀ
È fondamentale per ogni santuario farsi conoscere per svolgere le proprie attività di soccorso e di divulgazione, specialmente per quelle persone che non sanno cos’è un santuario, non ci sono mai state e ancora meno non hanno mai incontrato gli animali ospiti di un luogo del genere. Creando una mappatura si può stimolare tanta gente a visitarli e a parlare di loro.
LE MODIFICHE LEGISLATIVE
Non esistono ufficialmente i santuari in Italia, sono purtroppo tutti considerati degli allevamenti, con tutte le loro regole e tristezze. Non esistono deroghe per gli animali da reddito ospitati in maniera rispettosa, o “da affezione”, eccetto qualche raro caso. Una mucca ad esempio, sia se ospitata in un giardino di casa, piuttosto che in un allevamento, è soggetta comunque a continui controlli veterinari, il cui unico scopo è la salvaguardia della salute umana: resta un prodotto destinato al macello e al supermercato.
Tutto questo deve cambiare e l’obiettivo è duplice:
– raggiungere lo “status di rifugiato”, animale cioè fuori dal circuito dello sfruttamento umano
– raggiungere il riconoscimento di “santuario”, luogo dove vivono animali liberi e salvi, al di fuori di ogni logica di sfruttamento.
Dato che ogni controllo attuale è solo ed esclusivamente a tutela dell’utilizzo alimentare, per chi è escluso da questo circuito tutto questo deve terminare, come non esistono controlli simili per i cani, ad esempio, che pur soffrendo di malattie facilmente trasmissibili, non sono previsti abbattimenti, ne quarantene, ne altro drastico e brutale rimedio, tra l’altro inefficace.