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Chiediamo trasparenza e lo stop al nuovo sito di Arborio

COMUNICATO STAMPA

Influenza aviaria, ennesima epidemia negli allevamenti del nord Italia: chiediamo trasparenza e lo stop al nuovo sito di Arborio

In seguito alla recente individuazione di un nuovo caso di influenza aviaria nel territorio di Olgiate Olona, comunicato dal Sindaco, Vitadacani e La Rete dei Santuari forte preoccupazione sulla concessione di nuove autorizzazioni per l’apertura di allevamenti, anche alla luce del fatto che si tratta dell’ennesima epidemia che sta interessando allevamenti avicoli nel nord Italia, oltre che per la scarsa trasparenza dimostrata dalle autorità.

L’allevamento di galline ovaiole interessato dal focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità, come indicato nell’ordinanza ATS n. 17/2025/MM/VA, è quello della Soc. Agr. Bruzzese, la stessa azienda che sta per insediarsi ad Arborio. Questa informazione, tuttavia, non è mai stata resa pubblica né nei comunicati dell’amministrazione comunale né dagli organi di stampa, sollevando interrogativi sul motivo per cui la cittadinanza non sia stata informata in modo tempestivo e trasparente riguardo a un evento di tale gravità, se non grazie a un comunicato dell’associazione Parte in Causa e dell’attivista Silvia Molè.

Alla luce di quanto accaduto, desta forti preoccupazioni la concessione dell’autorizzazione per il nuovo allevamento attualmente in fase di realizzazione nel comune di Arborio, considerata dalle associazioni una scelta rischiosa e poco prudente. La frequenza con cui si registrano nuovi focolai evidenzia infatti la fragilità strutturale degli allevamenti industriali, dove sono stipate decine o centinaia di migliaia di animali, mentre le misure di biosicurezza adottate non si sono rivelate efficaci.

Il ripetersi dei focolai non può essere trattato come una semplice routine emergenziale. Pertanto chiediamo che le istituzioni adottino un approccio più prudente nella concessione di nuove autorizzazioni e sostengano un modello diverso di sviluppo locale.

Riteniamo inoltre fondamentale un maggiore coinvolgimento della cittadinanza e delle associazioni nel processo decisionale, con l’apertura da parte delle autorità locali di tavoli di confronto trasparenti e partecipativi e chiediamo che enti e autorità territoriali forniscano a cittadini e associazioni tutte le informazioni rilevanti e complete, così da garantire un processo pienamente informato e condiviso.

Noi di Vitadacani, insieme alla Rete dei santuari, LAV, Greenpeace Vercelli e Valsesia, al Comitato R.I.S.O., a Parte In Causa – Antispecismo Radicale e ad altre associazioni locali, continueremo a opporci alla realizzazione del mega-allevamento avicolo di Arborio, contro cui avevamo già inviato una diffida agli enti competenti, per bloccarne l’apertura.