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Comunicato stampa sull’allevamento intensivo di galline ovaiole ad Arborio (VC)

ALLEVAMENTO INTENSIVO DI GALLINE OVAIOLE AD ARBORIO (VC): LA RETE DEI SANTUARI DI ANIMALI LIBERI SI OPPONE ALLA COSTRUZIONE DELLA MEGA STRUTTURA DOVE SARANNO IMPRIGIONATI 274MILA INDIVIDUI A OGNI CICLO PRODUTTIVO

SOSTEGNO AL COMITATO LOCALE RISO CHE HA ORGANIZZATO DUE GIORNATE DI MOBILITAZIONE, L’11 GIUGNO AD ARBORIO E IL 29 GIUGNO A VERCELLI, ALLA RACCOLTA FIRME E AL MAILBOMBING DIRETTO ALLE ISTITUZIONI LOCALI

La Rete dei Santuari di animali liberi in Italia esprime ferma opposizione alla costruzione di un allevamento intensivo di galline nel comune di Arborio, in provincia di Vercelli.

La Società agricola bruzzese ha avviato la realizzazione di un nuovo insediamento nella Pianura padana, con due fabbricati di 160 metri per 24, progettati per rinchiudere 274mila galline ovaiole a ogni ciclo produttivo.

“Esseri senzienti saranno costretti a vivere ammassati in spazi minuscoli, senza mai vedere la luce del sole, senza potersi muovere adeguatamente per esprimere i loro comportamenti naturali o respirare aria pulita. Nel 2025 tutto ciò non è necessario, né accettabile – commenta Sara d’Angelo, coordinatrice della Rete dei Santuari di animali liberi – . Questo progetto è in aperto contrasto con la crescente sensibilità dei cittadini verso il rispetto degli animali, è incoerente con le politiche europee per la transizione agroecologica e il benessere animale nonché con le raccomandazioni scientifiche internazionali sul superamento degli allevamenti intensivi.  In un contesto agricolo come quello vercellese, già segnato da monocolture e sfruttamento delle risorse naturali, aggiungere migliaia di animali stipati in capannoni industriali è un passo indietro, non avanti”.

Per contrastare l’allevamento, approvato dalle istituzioni asservite ancora una volta a un modello produttivo che ignora il benessere animale, distrugge la biodiversità e contribuisce all’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, minando la salute pubblica, la Rete dei santuari appoggia il Comitato RISO (Rete indipendente Solidarietà e Opposizione), nato su iniziativa della popolazione locale, e chiede lo stop immediato all’avanzamento del progetto con revoca dei permessi per la costruzione, trasparenza e partecipazione pubblica nelle decisioni che impattano su salute, ambiente e diritti degli animali e un investimento concreto in modelli di produzione alternativi, etici e sostenibili, come l’agricoltura rigenerativa e le filiere vegetali.

Invita inoltre a partecipare alle giornate di mobilitazione, l’11 giugno alle ore 19 ad Arborio in piazza Martiri e il 29 giugno alle ore 16 a Vercelli in piazza Cavour, a sostenere la raccolta firme e a partecipare al mail-bombing diretto alle istituzioni al seguente link https://linktr.ee/comitato.riso

“La Rete dei santuari si impegnerà con ogni mezzo per impedire che questo progetto venga realizzato – conclude Sara D’Angelo – .  Nei nostri santuari, le galline liberate da questi luoghi di sfruttamento e morte mostrano ciò che l’industria cerca di nascondere: le condizioni di privazione a cui il sistema zootecnico le costringe, ma soprattutto la resistenza che mettono in atto ogni giorno per esprimere la loro individualità. È nostro dovere lottare per costruire un futuro dove nessun essere vivente venga trattato come un prodotto.

FOTO E VIDEO REALIZZATI SUL SITO IN COSTRUZIONE

https://drive.google.com/drive/folders/1hi_lY8JopU2E5K5zTOzwaeySYRdGtkEi?usp=share_link

Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia

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