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Abbattimento maiali in Liguria

Nessuna pace per i maiali e i cinghiali su questa terra.
L’orrore della realtà, per loro, supera qualunque fantasia.
Sempre, ma, ora più che mai.

La peste suina è arrivata.
Temevamo sarebbe successo.
Ed eccola qua. Una malattia terribile. Contagiosa.
Stermina maiali e cinghiali che muoiono e moriranno,
ma non colpisce altre specie.

Ma i provvedimenti per contrastarla e fermarne la diffusione sono, se possibile, più spaventosi.
Crudeli. Insensati.

La recente ordinanza emanata da Regione Liguria é inaccettabile.
Per tutelare gli interessi degli allevatori e di chi continua a nutrirsi dei corpi di altri animali, ordina di uccidere tutti i maiali e cinghiali. Senza distinzione.
Anche se sono sani.
Nella zona rossa tutti i suini bradi e semibradi e di allevamenti familiari dovranno essere abbattuti o macellati.
Quindi anche i “nostri”.
Quelli salvati, ospiti di rifugi, privati e famiglie, nei territori dichiarati zona rossa.

Tutti, eccetto quelli rinchiusi negli allevamenti intensivi.

Tutto questo non ha senso.
Per noi, che da sempre accogliamo e portiamo in salvo maiali e cinghiali da ogni tipo di orrore.
Dal macello. Dai sequestri. Dalla caccia.
Con gentilezza, insegniamo loro che c’è sempre speranza.
Mostriamo a loro e alle persone che un altro mondo e un’altra relazione col resto dei viventi sono possibili. Necessari.

Ma quest’ordinanza dovrebbe essere inaccettabile per tutti, non solo per noi.
Perché ciò che intende fare é proprio uccidere la speranza.
Annientare e umiliare ogni resistenza.
Anche la vita, che potrebbe scampare alla malattia.

Ciò che stanno iniziando a fare è portare avanti un genocidio.
Iniziando da Liguria e Piemonte.

La zona rossa si muove, allarga, ingrandisce.
Segue la morte dei cinghiali.
Che normalmente percorrono ogni giorno decine di km anche per sfuggire ai fucili.
La peste, più o meno, ci travolgerà tutti.
Regione dopo regione.
Se anche dovesse ridurre in cenere gli allevamenti, agli allevatori andranno i ristori.
Pagheranno, con i nostri soldi, incentivi per rimettere in piedi le loro fabbriche di morte.
Agli animali non resterà nulla.
Come sempre.

Di fronte a questo non staremo a guardare.
Non faremo abbattere individui cui abbiamo promesso la libertà.
Non possiamo tacere e chiediamo ad ognuno di voi di fare lo stesso.

Esprimi il tuo dissenso.

Se ospiti a casa maiali vietnamiti, maiali, maialini o cinghiali, ovunque, ma, soprattutto, nella zona rossa,  tienili al sicuro. Nascosti.
Opponiti a questa strage.
Non permettere l’esecuzione di questo folle progetto.
Non far entrare nella tua proprietà nessuno.
Se hai bisogno di aiuto contattaci.

La pandemia ha saputo tirar fuori da molti di noi il peggio.
Se ancora fosse possibile.
E continua a farlo ogni giorno. A far le spese dell’ingordigia di chi lucra sui commerci di schiavitù e morte sono gli animali.
E noi.
Che, ci ammaliamo.
Se pur di malattie diverse. Vediamo di recuperare un briciolo di razionalità e umanità.
Esprimiamo il nostro dissenso.
 
Manda una mail chiedendo di bloccare gli abbattimenti.
Di seguito oggetto, testo e indirizzi:


OGGETTO: Revoca Ordinanza 4/2022

Buongiorno,

ho appena appreso la notizia degli abbattimenti di suini e cinghiali allo stato brado e semibrado nei Comuni siti in zona rossa.
Molte persone, piccole realtà e rifugi, ospitano suini e cinghiali da vita.
Tutti rischiano l’abbattimento.
Pur se mai verranno utilizzati per fini produttivi.
Intendo esprimere tutto il mio sconcerto e disappunto nei confronti di questo provvedimento.
Sterminare animali sani e felici non è accettabile.
Neppure per tutelare gli allevamenti e gli interessi di una filiera.
Senza contare poi che tale filiera è troppo spesso responsabile di maltrattamenti e che, stipando gli animali gli uni sugli altri, per sua stessa natura, trasforma potenzialmente qualunque virus in una bomba ad orologeria.
Per tanto, chiedo di sospendere immediatamente gli abbattimenti di cui ordinanza in oggetto e di revocare l’ordinanza medesima.
In fede,

nome e cognome

INDIRIZZI
Presidente@regione.liguria.it, presidente.sanita@regione.liguria.it, vicepresidente.assessore.agricoltura@regione.liguria.it, protocollo@pec.regione.liguria.it, agricoltura.psr@cert.regione.liguria.it, presidenza@cert.regione.liguria.it