Santuari

Porcikomodi

Via Giuseppe Ungaretti, 34
20020 Magnago (MI)

www.vitadacani.org
porcikomodi@vitadacani.org
Telefono: 02 93871132

Nome del Santuario: Porcikomodi

Forma giuridica: Vitadacani ONLUS

Luogo del Santuario:
Magnago (MI)

Data di fondazione:
01/01/1992

Specie animali ospitate:
Un toro, una mucca, maiali, asini, pony, pecore, capre, cinghiali

Numero medio animali:
150

Possibilità di ospitare volontarie/i:
si

Sostegno di cui si necessita:
Abbiamo bisogno di sostegno economico, ma anche di volontari che possano aiutarci ad accudire gli animali e nei lavori di manutenzione del santuario.
Ci serve poi cibo, soprattutto per i maiali: pasta, verdura, frutta, pane..

Descrizione attività: Immerso nella campagna, in prossimità dell’aeroporto di Malpensa, il santuario di Magnago insiste su un’area di circa 15.000 metri quadrati.
Un’ampia zona a prato e pascolo e una parte boschiva, caratterizzata essenzialmente da robinie più o meno fitte e di diversa età.
Molto amate da capre e bovini che sono ghiotti delle loro foglie e addirittura rosicchiano le cortecce dei tronchi più teneri, o li utilizzano per grattarsi la schiena.
Gli alberi proteggono dal freddo e mitigano le intemperie l’inverno e donano frescura e molle ombra in primavera e nella stagione calda agli ospiti del santuario che dormono sereni sotto le piante del piccolo bosco al riparo dall’afa.
Gli animali sono liberi al pascolo allo stato brado.
Pochissime recinzioni delimitano lo spazio di chi non va d’accordo con gli altri Il lotto adibito a santuario è attiguo al parcocanile di Magnago.
Il gruppo più numeroso è quello delle pecore e delle capre. Vengono poi i maiali. Un vero e proprio branco libero di pascolare, grufolare, arare il prato in lungo e in largo e intento a trasformare lentamente il manto erboso in un lago di terra e pozze di fango.
Ogni sforzo per opporsi a questo ineluttabile processo risulta vano.
Grandi manutentrici del verde sono al contrario le capre che cercano di strappare al nulla dei maiali piccole oasi di verde che resiste alla disfatta suina.
Capre, caprette, caproni, nane, piccole, grandi e grandissime vivono serene mischiandosi in un armonico mosaico ai maiali che al momento sono 30.
A parte qualche piccola antipatia, i maiali sono amici, fanno mucchio, dormono insieme, una montagna pesante di corpi, che sembra si schiaccino, e invece no, si annusano, si riconoscono, si dividono in piccoli branchi, camminano, a volte corrono, ma soprattutto mangiano e dormono, sonnecchiano, dormono, dormono, mangiano, dormono ancora, scavano col naso e puntano il naso in su, a guardare nell’infinito oltre il cielo e le nuvole, il nulla, i loro pensieri, le capre, l’abbaiare dei cani oltre la rete, il profumo del fieno, delle mele, delle dolci robinie, una stella nell’acqua, uno stagno incantato nella pozza di fango.
Il toro Tofu e la mucca Giuliana sono guardiani del santuario, ti accolgono benevoli o possono decidere di non farti entrare, se non sei gradito, atteso e soprattutto accompagnato.
Per questo occorre avvisare per visitare il santuario, per non trovarsi da soli davanti a quei tre, o travolti dalla mandria fangosa dei maiali in festa.